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Il muro sul lago di Como: I tre progettisti delle paratie antiesondazione – Ugo Majone, Renato Conti e Carlo Terragni parlano apertamente di un grave «danno di immagine» cagionato loro dalle accuse di Palazzo Cernezzi

… I tre progettisti delle paratie antiesondazione – Ugo Majone, Renato Conti e Carlo Terragni – hanno inviato al Comune la diffida legale relativa alla controversia sulle «omissioni progettuali» imputate a loro dai dirigenti comunali Antonio Ferro (responsabile del procedimento) e Antonio Viola (direttore dei lavori). La diffida – la cui redazione è stata affidata a un legale di Roma, considerato uno dei massimi esperti in tema di diritto amministrativo – verte essenzialmente sugli stessi temi che i tre progettisti hanno messo nero su bianco nei verbali della conferenza dei servizi.

Il primo punto del documento, infatti, è una richiesta senza mediazioni: l’eliminazione da ogni carta ufficiale delle accuse di «omissioni progettuali» in relazione agli elaborati originari presentati a suo tempo da Majone, Conti e Terragni.
Il pool di professionisti – tramite il legale di fiducia – rivendica la giustezza del proprio progetto.
Ma non soltanto, perché nella diffida viene anche evidenziato come l’opera di progettazione delle paratie sia sempre stata vincolata alla necessità di risparmi economici dell’amministrazione comunale, oltre al fatto che quelle che – da Viola e Ferro – vengono definite «omissioni» in realtà sarebbero soltanto migliorie richieste successivamente alla redazione degli elaborati fondamentali.
Al di là delle questioni tecniche – che comunque sono l’aspetto centrale del documento legale – Majone, Terragni e Conti parlano apertamente di un grave «danno di immagine» cagionato loro dalle accuse di Palazzo Cernezzi e dunque minacciano apertamente la richiesta di un cospicuo risarcimento.

in Corriere di Como 20 febbraio 2010

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